Il tartaro dovrebbe essere rimosso una o due volte l’anno, a seconda della velocità con cui si formano nuove incrostazioni.
Capita spesso che i pazienti rifiutino l'ablazione perché l’hanno già effettuata pochi mesi prima. Tuttavia, in un periodo molto breve può accumularsi una quantità significativa di placca e tartaro. Anche piccole quantità di placca, rendendo la superficie dentale ruvida, favoriscono una formazione più rapida di tartaro.
La predisposizione all’accumulo di placca e tartaro varia da persona a persona, ma dipende anche dalla corretta igiene orale. Di conseguenza, anche la frequenza di rimozione deve essere personalizzata.
Il tartaro crea un ambiente ideale per lo sviluppo di batteri che possono causare malattie dei denti e delle gengive. La rimozione regolare è fondamentale per prevenire gengivite e parodontite, contribuendo così a mantenere sani denti e gengive.
Per i pazienti con malattie parodontali, il trattamento deve essere ripetuto anche più volte l’anno.
Si consiglia di rimuovere il tartaro ogni sei mesi, ma la frequenza può variare in base alla salute orale e alle abitudini di igiene personale.
Per la maggior parte delle persone, due sedute all’anno sono sufficienti per mantenere sani denti e gengive.
Chi soffre di problemi parodontali, come parodontite, gengivite o recessione gengivale, può necessitare di trattamenti più frequenti, ad esempio ogni tre o quattro mesi.
Nei fumatori e in chi consuma regolarmente caffè, tè o bevande gassate, il tartaro tende a formarsi più velocemente, richiedendo una pulizia più assidua.
Anche abitudini scorrette di igiene orale, come un’igiene inadeguata o scorretta, possono accelerare l’accumulo di placca e tartaro.
L’uso quotidiano di filo interdentale, scovolini o idropulsore dentale può ridurre sensibilmente la necessità di rimozioni frequenti.
Va inoltre ricordato che la patina bianca sulla lingua, cioè le sue incrostazioni, può favorire l’accumulo di placca e tartaro sulla parte interna dei denti.
Per questo, anche l’igiene della lingua è un elemento importante nella corretta routine di igiene orale.
La rimozione del tartaro, nella maggior parte dei casi, non è dolorosa, ma può causare un leggero fastidio, soprattutto se i denti sono sensibili o se il tartaro è presente in grande quantità.
Grazie a tecniche moderne, come la pulizia a ultrasuoni, la procedura è rapida e sicura, e la maggior parte dei pazienti si sente a proprio agio durante il trattamento.
Nei pazienti con denti o gengive particolarmente sensibili, possiamo applicare un’anestesia locale per eliminare qualsiasi sensazione di disagio, offrendo così un’esperienza indolore e rilassata.
In questo modo, garantiamo che la rimozione del tartaro sia confortevole e senza stress.
Dopo il trattamento, i denti possono risultare leggermente sensibili, ma questa sensazione scompare rapidamente; una pulizia regolare aiuta a prevenire sia il riaccumulo del tartaro sia la sensibilità dentale.
Sì, è del tutto normale avvertire una certa sensibilità dopo la rimozione del tartaro, soprattutto se era presente in grande quantità o se le gengive erano infiammate.
Durante il trattamento viene eliminato il tartaro che poteva coprire parti del dente e della gengiva, quindi i denti possono temporaneamente diventare più sensibili al freddo, al caldo o a cibi e bevande acide.
Questa sensibilità di solito dura pochi giorni e tende a diminuire gradualmente. Si consiglia di utilizzare un dentifricio per denti sensibili ed evitare bevande molto fredde o calde subito dopo il trattamento.
Se la sensibilità persiste a lungo o diventa più intensa, è opportuno rivolgersi al odontoiatra per controllare lo stato dei denti e delle gengive.
Al Centrodent, il prezzo della rimozione del tartaro è di 70 €, e la procedura dura almeno 40 minuti. Durante la pulizia non ci concentriamo solo sui denti anteriori, ma rimuoviamo a fondo tutto il tartaro da tutti i denti e da tutte le superfici.
Prestiamo particolare attenzione alla rimozione del tartaro sotto il margine gengivale, poiché, se non eliminato, può causare gengivite e, in seguito, parodontite.
Dopo la rimozione, lucidiamo tutte le superfici dei denti, comprese le vecchie otturazioni, riducendo così ulteriormente il rischio di nuova formazione di placca e garantendo una prolungata sensazione di pulizia e freschezza.
No, la rimozione del tartaro a casa non è né consigliata né sicura.
Il tartaro è una placca indurita che aderisce saldamente alla superficie dei denti e alle gengive. La sua rimozione senza le giuste competenze può danneggiare lo smalto e ferire le gengive, creando ulteriore spazio per l’accumulo di batteri e lo sviluppo di infiammazioni.
La maggior parte dei metodi pubblicizzati per la “rimozione del tartaro fai da te” non è efficace: al massimo possono eliminare la placca superficiale, ma non il vero tartaro.
La pulizia professionale viene eseguita in studio con strumenti ultrasonici specifici, in modo sicuro, efficace e sotto controllo di un professionista.
Tentare di rimuovere il tartaro a casa può spesso causare più danni che benefici.