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Dentisti in Croazia – opportunità o rischio?

La prassi odontoiatrica nella Repubblica di Croazia è regolata dalla Legge sull’odontoiatria (Gazzetta ufficiale 121/03, 117/08, 120/09).
Ai sensi della Legge dell’odontoiatria in Croazia la medicina dentale viene eseguita da dottori in odontoiatria e dottori in odontoiatria specialistica dopo la laurea in odontoiatria.
In Croazia lo studio di odontoiatria si svolge presso la Facoltà di Medicina e dura 5 anni o 10 semestri.
Oltre alla laurea, gli dentisti in Croazia sono tenuti a superare l’esame di stato. Il diritto di sostenere l’esame di stato viene acquisito dopo un periodo di tirocinio di 5 mesi. Dopo aver superato l’esame di stato, gli dentisti in Croazia sono iscritti all’albo dei dentisti presso la Camera di medicina dentale croata (HKDM – https://www.hkdm.hr/) e sono obbligati ad ottenere una licenza per il lavoro autonomo ovvero una licenza per lavorare.

Con la licenza per il lavoro autonomo si comprova la competenza professionale del dentista per eseguire autonomamente tutta la prassi odontoiatrica nel territorio croato. La licenza per il lavoro autonomo di un dentista nella Repubblica di Croazia viene rilasciata per un periodo di sei anni. Dopo tale periodo, in conformità con il Regolamento sul rilascio, il rinnovo e la revoca delle licenze per il lavoro indipendente (licenza) e la licenza di lavoro, il dentista è tenuto a richiedere il rinnovo della licenza di esercizio un mese prima della scadenza dell’autorizzazione valida. La condizione per il rinnovo della licenza è di aver raccolto un minimo di 10 crediti all’anno dalla data dell’ultima licenza, il che, entro sei anni, ammonta a un totale di 60 punti. I punti accumulati possono essere dimostrati con diplomi di corsi ai quali il dentista in Croazia ha partecipato durante il lavoro.

Vorremmo sottolineare alcuni articoli della Legge sulla medicina dentale in Croazia con i quali ogni paziente dovrebbe essere familiare:
Ai sensi dell’articolo 7. della legge il diritto di esercitare l’odontoiatria nel territorio croato si ottiene con l’iscrizione nell’albo dei dentisti e con l’ottenimento della licenza per il lavoro indipendente.

Ai sensi dell’articolo 16. i servizi dentali nella comunità possono essere forniti solo dai medici di medicina dentale e medici di medicina dentale – tirocinanti sotto la supervisione di un mentore che è responsabile per la qualità del servizio offerto.

Ai sensi dell’articolo 25. della Legge sull’odontoiatria, il dentista in Croazia è obbligato a far conoscere al paziente le procedure diagnostiche proposte e il modo di trattamento, così come gli altri metodi possibili e le procedure opzionali di diagnosi e cura. Il dentista è obbligato in tal senso a fornire tutte le spiegazioni disponibili al paziente, tra cui le esperienze proprie e altrui, nonché i possibili rischi dell’intervento per la salute e per la vita.

Ai sensi dell’articolo 27. della Legge sull’odontoiatria, il dentista in Croazia è obbligato a mantenere come segreto professionale tutto quello che viene a sapere sulla salute del paziente. Come segreto professionale si intendono tutti i dati che il dentista scopre durante l’esecuzione della sua professione sul paziente, il suo stato personale, familiare e sociale, nonché i dati relativi alla rilevazione e al trattamento della malattia. Il dentista è tenuto a mantenere il segreto professionale sul paziente e verso i familiari del paziente, anche dopo la sua morte.

Oltre alla Legge sull’odontoiatria per i pazienti è molto importante conoscere anche alcune disposizioni della Legge sulla protezione dei diritti del malato (Gazzetta ufficiale 169/04, 37/08). Di seguito evidenziamo alcuni articoli ritenuti importanti di questa legge.

Articolo 4.
Il principio di umanità per tutelare i diritti dei pazienti si raggiunge:
– assicurando il rispetto del paziente come essere umano,
– assicurando il diritto all’integrità fisica e mentale,
– protegendo la personalità del paziente, tra cui il rispetto della sua privacy, visione del mondo e le sue credenze morali e religiose.

Articolo 6.
Il diritto di co-decisione del paziente comprende il diritto all’informazione e il diritto di accettare o rifiutare una particolare procedura diagnostica o terapeutica.

Articolo 12.
Il paziente ha il diritto di conoscere i nomi e la specializzazione delle persone che gli forniscono direttamente l’assistenza sanitaria.

Nel nostro lavoro siamo guidati dal principio della Triple Bottom Line (TBL o 3P), che include il quadro contabile con tre sezioni: sociale, ambientale (o ecologica) e finanziaria, perchè per noi il benessere del paziente è sempre davanti alla realizzazione del profitto. I nostri medici offriranno sempre diverse soluzioni ai vostri problemi di salute, per poter, secondo le vostre capacità, scegliere quale soluzione è più adatta per voi.