GENGIVITE
La gengivite è l’infiammazione dei tessuti gengivali (gengive), che porta al sanguinamento, gonfiore, arrossamento e alterazione dei contorni normali.
Cos’è la gengivite?
La gengivite non è l’infiammazione del parodonto, ma si limita ai tessuti gengivali. L’infiammazione si sviluppa come risposta ai batteri della placca che si trovano sul colletto del dente. Nell’area dove la gengiva viene annessa al dente, si trova una struttura specifica che viene chiamata legamento periodontale.
Esso è formato da cellule specializzate che sono collegate alla struttura del dente. Il legamento periodontale è la parte della gengiva che protegge le parti interne del parodonto. Dalle sostanze dannose che si trovano nella cavità orale.
Durante l’infiammazione le cellule del legamento periodontale vengono danneggiate. Di conseguenza il collegamento con la superficie del dente si indebolisce.
A quel punto è visibile il primo sintomo – il sanguinamento
Il sanguinamento si verifica durante:
- lo spazzolamento dei dentie
- la pulizia delle parti interdentali con il filo interdentale
- nei casi più gravi anche durante la masticazione.
Durante lo spazzolamento
Le setole dello spazzolino entrano nell’attacco danneggiato tra il dente e la gengiva. Fino al legamento periodontale (la parte del dente che “tiene” il dente attaccato all’osso), dove sono situati dei piccoli vasi sanguinei.
I vasi sanguinei vengono lesi dalle setole dello spazzolino, che causa il sanguinamento. L’intensità del sanguinamento sagnala la gravità dell’infiammazione. Più forte è l’infiammazione, più forte sarà la circolazione del sangue del legamento paradontale.
Il danneggiamento dei vasi sanguinei causerà un sanguinamento profuso. Il sanguinamento da gengivite, nei casi di infiammazioni gravi, può sembrare molto grave, ma è innocuo e termina subito dopo il trauma che lo ha causato (spazzolamento, masticazione).
La gengivite posta ad una scoretta igiene orale
Tuttavia, il sanguinamento porta i pazienti a “limitare” l’igiene orale nell’area attorno al colletto del dente. Cioè diminuiscono l’intensità dello spazzolamento, oppure decidono di evitare l’uso del filo interdentale. Una scorretta igiene orale, può causare un’ulteriore creazione di placca, che può peggiorare l’infiammazione.
Di conseguenza provocare un sanguinamento più cospicuo. Così si crea un cerchio nel quale la gengivite e il sanguinamento portano a un’igiene orale sempre più scarsa.
Un’igiene scarsa porta a un’infiammazione e al sanguinamento. In questo modo la gengivite, che a sua volta è una conseguenza di una scarsa igiene orale, porta ad una peggiore igiene e di conseguenza alla tumescenza della gengiva.
La gengivite è causata dai batteri della placca dentale
Stimolano la reazione di difesa dell’organismo, e rispettivamente provocano l’infiammazione. La placca è determinante per lo sviluppo dell’infiammazione – senza placca non c’è la gengivite.
Tuttavia, esistono forme di gengivite “che non sono causate dalla placca”, che si possono verificare durante la gravidanza e la pubertà, per via dei cambi ormonali, che cambiano la reattività del sistema immunitario e causano la gengivite anche con minime quantità di placca.
Un particolare tipo di gengivite si può verificare quando utilizziamo alcuni farmaci i cui effetti collaterali portano all’ingrossamento delle gengive.
I più comuni sono la fenitoina (farmaco contro l’epilessia), nifedipina (farmaco per la pressione alta e disturbi del ritmo cardiaco) e ciclosporina (farmaco per prevenire le reazioni di rigetto da trapianto), e altri farmaci.
Questi farmaci non causano direttamente la gengivite, ma causano l’ingrossamento delle gengive che porta a una rimozione difficoltosa della placca sulla superficie del colletto del dente.
Viene diagnosticata mediante un controllo
Fatto presso uno studio dentistico. Il trattamento comprende la pulizia professionale dei denti, mediante la pulizia e rimozione della placca e tartaro e da una maggiore igiene orale a casa. Nei casi più avanzati, vengono prescritti antibiotici o effettuato un intervento chirurgico.
La cura della gengivite e il mantenimento di una buona igiene orale, il danneggiamento dell’attacco epiteliale viene completamento recuperato. Nei casi estremi, bisogna prendere l’antibiotico per gengive infiammate. Dunque, tutti i danneggiamenti che si presentano nel corso della gengivite sono reversibili, ed è la principale differenza con la parodontite, che anche dopo il trattamento lascia danni permanenti.
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